Presso il Centro Polispecialistico Check-up vengono erogati diversi trattamenti fisioterapici finalizzati alla riabilitazione motoria.
System 4
La crioterapia si basa sul raffreddamento di una superficie con lo scopo di causare una riduzione localizzata della temperatura dei tessuti. La terapia prevede l’emissione di un flusso di aria fredda continuo e con temperatura costante da cui si origina una serie di effetti termoregolatori, ideali per alcune indicazioni terapeutiche, tra cui, in particolare, stati di dolore acuto – cronico e dolori reumatici.
Effetti
Anestesia locale (analgesia)
Quando la temperatura della pelle va sotto i 15 °C, il freddo ha l’effetto di rallentare la conduzione di impulsi nervosi.
Anti – infiammazione
Un’applicazione rapida del freddo causa un abbassamento nella produzione di neurotrasmettitori che sono i responsabili dell’infiammazione. Questo rende possibile l’abbassamento della quantità di sostanze che causano il dolore dal 70 fino all’80%, con il risultato di una minore intensità della reazione infiammatoria.
Effetti Neurologici
Come già detto, il freddo può provocare un’anestesia locale (analgesia) a condizione che la temperatura raggiunga un livello sotto i 15°C. ll freddo può anche ridurre la spasticità muscolare.
Reazione vasomotoria
il raffreddamento del tessuto causa una veloce vasocostrizione arteriole e capillare attraverso il riflesso (Termoregolazione). Se l’applicazione del freddo viene eseguita per un lungo tempo, sarà seguita da una vasodilatazione. Questa vasodilatazione paradossale corrisponde a un’iperemia protettiva.
La principale indicazione della crioterapia nei quadri patologici reumatici è l’artrite di ogni tipo. Qualunque articolazione infiammata, sia a causa di un attacco di gotta, sia di un’artrosi attivata, o ancora da artrite di diversa genesi, può migliorare temporaneamente, ma anche notevolmente, con l’applicazione di freddo. Questa è notoriamente indicata anche nelle artriti traumatiche, nelle sinoviti e negli incidenti sportivi. Lo stesso vale per le sindromi acute da peri-artropatia.
La terapia ad onde d’urto rappresenta l’unica soluzione non invasiva per il dolore associato al sistema muscolo scheletrico. Sono necessari solo quattro – cinque trattamenti, ad intervalli settimanali. Una seduta di terapia dura circa 15 minuti. Non necessita di alcun tipo di anestesia o sedazione. Viene utilizzata in Ortopedia, Riabilitazione e Medicina dello sport. Le onde d’urto sono caratterizzate da un improvviso cambio della pressione, a forte intensità e non periodicità. L’energia cinetica del proiettile, generata dall’aria compressa, è trasferita attraverso un impatto elastico al trasmettitore situato alla punta dell’applicatore.
Come operano le onde d’urto?
Le onde d’urto sono onde acustiche che trasportano alta energia alla zona del dolore e ai tessuti fibrosi o mio-scheletrici in condizioni subacute, sub croniche e croniche. Questa energia provoca calore, processi rigeneranti e recuperativi dei tendini e dei tessuti molli.
Effetti
Diminuzione della tensione muscolare, inibizione degli spasmi
L’iperemia, uno degli effetti base della terapia ad onde d’urto, provvede alla fornitura di migliore energia ai muscoli ipertonici e alle loro strutture legamentose e provoca la riduzione delle interazioni patologiche tra actina e miosina, portando alla riduzione della tensione muscolare che è spesso dolorosa per il paziente.
Maggiore dispersione della Sostanza P
L’attività della Sostanza P (un mediatore del dolore e del fattore di crescita) porta alla stimolazione delle fibre afferenti nocicettive e supporta lo sviluppo di edema e la secrezione di istamina. La riduzione della sua concentrazione riduce il dolore nella zona interessata e diminuisce il rischio di sviluppo di edema.
Aumento della produzione di collagene
La produzione di una quantità sufficiente di collagene è un presupposto necessario per la riparazione dei processi alle strutture danneggiate mio scheletriche e legamentose. La tecnologia ad onde d’urto stimola la produzione di collagene nei tessuti più profondi.
Miglioramento del metabolismo e della microcircolazione
La tecnologia ad onde d’urto accelera la rimozione di nocicettivi metaboliti, aumenta l’ossigenazione e fornisce al tessuto danneggiato una fonte di energia, supporta la rimozione di istamina, LA e altri agenti irritanti che sono per natura principalmente silicei.
Dissoluzione dei fibroblasti calcificati
La tecnologia ad onde d’urto dissolve i fibroblasti calcificati e avvia la successiva decalcificazione biochimica di calcarea primaria o sintomi di artrosi secondari.
- La bi-lunghezza d’onda 810+980nm permette di risolvere ogni problematica con la massima efficacia
- La lunghezza d’onda 810nm presenta un basso coefficiente di assorbimento e grande capacità di penetrazione nei tessuti con le conseguenti reazioni fotochimiche di biostimolazione
- La lunghezza d’onda 980nm, il buon coefficiente di assorbimento dell’acqua con relativo fenomeno termico, produce un effetto antalgico locale.
- epicondilite
- epitrocleite
- spalla dolorosa
- lesioni muscolari
- borsiti
- tendinopatie (achillea, rotulea ecc.)
- sindrome del tibiale anteriore
- pubalgia
- cervico branchialgie
- lombalgia
- lombosciatalgia
- lombocruralgia
- rizartrosi
- gonartrosi
La Tecarterapia® (Trasferimento Energetico Capacìtivo Resistivo, Tecar® e Tecarterapia® sono marchi registrati di Unibell International) è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antiinfiammatori. La ragione d’essere della Tecarterapia® sta nella constatazione che ogni patologia osteo – articolare e dei tessuti molli rallenta e modifica i processi biologici che stanno alla base della riparazione del danno subito.
Sono tre le cosiddette azioni chiave del sistema Tecarterapia® che vengono espletate secondo due modalità di funzionamento: la capacitiva e la resistiva; la modalità di funzionamento capacitiva ha il suo campo d’azione sui tessuti e sulle strutture maggiormente idratate come i muscoli, i vasi sanguigni e i vasi linfatici, mentre la modalità resistiva agisce su tessuti e strutture con alta densità connettivale (capsule articolari, cartilagini, cordoni fibrotici, legamenti, ossa, tendini ecc.).
La prima azione chiave è quella relativa alla stimolazione della microcircolazione, la seconda consiste nell’aumento della vasodilatazione, mentre la terza è relativa all’aumento della temperatura endogena.
La Tecarterapia® è stata applicata inizialmente nel mero ambito sportivo, in particolar modo in quello agonistico, un settore in cui accelerare i tempi di guarigione e di ripresa dell’attività ha un’importanza notevole. Le esperienze positive e gli ottimi risultati conseguiti hanno poi fatto sì che la Tecar® si sia estesa, e si stia tuttora estendendo, in diversi altri ambiti.
Indicazioni
Le indicazioni alla Tecarterapia® sono numerose; fra le patologie o le condizioni nelle quali si sono ottenuti buoni risultati ricordiamo le lesioni traumatiche di tipo acuto, i postumi di fratture, i deficit articolari, l’epicondilite, la sindrome della cuffia dei rotatori, la tendinite rotulea, la fascite plantare, la metatarsalgia, la tendinite dell’achilleo, le mialgie, fibromialgie, contratture muscolari, la cervicalgia e la cervicobrachialgia, la lombalgia e la lombosciatalgia, le artropatie da patologie autoimmuni.
System 4
Il concetto di Esercizio Isocinetico è stato definito nel 1967 da Hislop e Perrine.
L’esercizio isocinetico può essere meglio descritto come un movimento che avviene a velocità angolare costante, contro una resistenza accomodante. È possibile ottenere il massimo grado di tensione muscolare mediante questi movimenti poiché la resistenza varia per adattarsi alla tensione muscolare prodotta sui vari punti dell’escursione articolare. La valutazione isocinetica è oggi possibile grazie all’alta tecnologia dei dinamometri isocinetici, come la “Biodex System 4” che consente sia il movimento concentrico che eccentrico. Questo sistema è caratterizzato dall’esercizio isometrico, isotonico e isocinetico e permette 1” esecuzione di movimenti anche lungo piani diagonali. Il gruppo muscolare interessato può essere caricato della sua massima capacità attraverso tutto l’intero range di movimento, creando un esercizio più efficiente e soprattutto sicuro, in quanto il paziente incontra una resistenza appropriata, uguale alla forza applicata. Fondamentale nell’utilizzo di tale apparecchiatura è il feedback visivo, fornito dal monitor illuminato che illustra l’esito dei risultati dei test, stimolando il paziente a migliorare le sue performance.
Pertanto, la Biodex System 4, in quanto apparecchiatura isocinetica, può essere senza dubbi un ottimo strumento nell’arsenale terapeutico di chi si occupa di rieducazione.
Fondamentale, inoltre, è il lavoro in:
– Modalità passiva con basse velocità da 0,25°/sec per prevenire il riflesso di stiramento e alte velocità quanto basta per un attivo coinvolgimento nell’esercizio.
L’InterX® può essere definito un Neuroregolatore Interattivo e ha capacità sia diagnostiche che riabilitative.
È in grado di leggere i valori di impedenza della pelle e di trasmettere impulsi elettrici attraverso uno speciale algoritmo di interazione con l’organismo. Gli impulsi inviati sono bassissime frequenze bipolari e bifasiche che si possono programmare modificando alcuni parametri o selezionando protocolli memorizzati, in relazione alle patologie da trattare. Individua con estrema precisione la zona che necessita del trattamento. L’algoritmo interattivo che sta alla base della tecnologia lnterX®, libera il corpo da ogni vincolo e si autoregola in seguito ad ogni micro-cambiamento, accelerando così il processo di rigenerazione dei tessuti.
L’utilizzo di InterX® offre uno spettro vastissimo di applicazioni:
- emicrania
- cervicalgia
- dorsalgia
- lombalgia
- discopatie
- epicondilite
- epitrocleite
- cuffia dei rotatori (sindrome del sovraspinoso)
- artrosi (dolore cervicale ed articolare)
- fascite plantare
- fibromialgia
- dolore dell’arto fantasma
- acuzie di varia natura e dolore acuto e cronico
- algie e algia pelvica
- dolore dell’anca
- sciatica
- neuropatie